Quanti giocattoli che abbiamo! I primi li abbiamo comprati ancora prima di andare a prendere Rikku dall’allevamento,
così che già nel primo viaggio con noi di ritorno a casa avesse qualcosa con cui passare il tempo. E poi abbiamo
continuato, e continuato, e ora abbiamo un vaso piano di suoi giochi. Senza neanche contare quelli d’intelligenza!
Le scatole per quelli sono molto ingombranti e li teniamo a parte. Ne abbiamo tre, e lei li ha già imparati tutti
e ora ci mette neanche un minuto a finire ciascuno.
Il primo che le abbiamo dato è una specie di piatto con dei posti chiusi dove puoi mettere dei croccantini. Ce ne sono
due che si possono aprire muovendo una piccola leva accanto, tre che si aprono scorrendo e due piccole torri che
vanno alzate per arrivare all’interno. La prima volta che gliel’abbiamo dato ci ha messo un po’, specialmente le
torri non le ha capite subito. Ci sono volute un po’ di ripetizioni.
Il secondo gioco io lo chiamo altalena. È una struttura alta circa trenta centimetri con tre contenitori appesi che
vanno fatti ruotare sull’asse che li sostiene per far cadere il contenuto.
La prima volta non ci arrivava neanche! Il gioco la ha frustrata così tanto che si era messa a pancia a terra e aveva
smesso di provare. Abbiamo aspettato un po’ prima di tirarlo fuori ancora, un paio di settimane o più, ed ecco la
rivincita. Rikku ora ci arrivava con il muso, ma ci ha pensato su un bel po’ prima di riuscire a far cadere i
croccantini, spesso arrendendosi e ricominciando solo quando io la incoraggiavo. Ora il gioco non dura più di
trenta secondi.
Il terzo gioco di intelligenza è la torre. Una tubo di plastica in verticale con tre dischi che bloccano la discesa
estraibili tirando una corda da fuori. Questo gioco non è durato molto, già dalla prima volta che l’ha visto l’ha risolto senza nessun problema.
Tra gli altri giochi abbiamo un po’ di tutto. L’ultima aggiunta è stata la calza.
Io tendo ad accumulare vestiti. Non so perché, ma finisce sempre che ho una marea di roba e non voglio buttar via
niente. Con le calze questo è diventato un po’ troppo evidente, avevo un cassetto pieno di calze che non mettevo
mai. Nonostante questo, ero restio a buttarle. Chissà, magari un giorno le metterò? E se non faccio una
lavatrice per un po’ e mi servono delle calze?
Dopo essermi convinto che queste calze erano veramente inutili, le ho messe tutte in una busta. Un giorno che Rikku
era annoiata, Leah ha avuto la brillante idea di riempire una calza con altre calze per renderla bella solida,
legarla e darla a Rikku. È diventato quasi subito uno dei suoi giochi preferiti, e quando si stanca basta cambiare
calza (sono tutte colorate diverse) ed ecco un gioco nuovo!
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