Ero ossessionato dalle forme.
È iniziato con i quadrati. Ci riempivo fogli e li coloravo a pastello.
Mi piaceva dargli ombre e sfumarli. Ma mancavano di concretezza.
Il quadrato è troppo perfetto, astratto.
Passai ai cubi. In diverse prospettive e dimensioni,
ombre e linee li collegavano.
Con gli acrilici sono arrivati i cerchi.
Le mie tele si riempivano di bianco, nero e blu di prussia.
I cerchi si muovevano e incrociavano.
Si mescolavano con lo sfondo.
Nelle mie foto cerco spesso forme, regolarità e simmetrie. Non mi stanco mai di osservarle.
Non credo però i rombi mi piacciano.
2019-08-06
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